La Cassa Peota

La Cassa Peòta era una forma di risparmio popolare. Molto in uso, nel passato, presso i ceti sociali più bassi. 

A Malcontenta sono esistite 3 CASSE PEOTE fino agli anni '80.

Da un lato, era una forma di risparmio, ma poteva anche essere l'opportunità per avere dei piccoli prestiti. 

Questa forma di aggregazione popolare aveva una tradizione antica: I nobili veneziani, al tempo della Serenissima, possedevano delle splendide ville in terraferma, sulla riviera del Brenta e lungo i corsi d'acqua del Trevigiano, per trascorrervi i mesi della calura. Da qui deriva il termine "andare in villeggiatura".

Anche le classi inferiori però anelavano al fresco della campagna durante l'estate. E durante le feste, spesso si recavano con le barche fino all'entroterra, risalendo qualche fiume.

Le donne del popolo avevano la loro giornata di festa in campagna, chiamata garanghello.

A questo scopo veniva nominata una cassiera che raccoglieva settimanalmente le loro quote e, raggiunta la cifra necessaria, partivano in festa il giorno convenuto. Di buon mattino si radunavano sul luogo dell'imbarco, dove erano attese dai barcaioli e da due uomini maturi che dovevano far loro da scorta e da custodia.

Rimase perciò questo modo di "far musina" con il nome di Cassa Peòta

Con gli anni le cose sono logicamente cambiate; un tempo la Cassa Peòta era soltanto una raccolta di piccole somme settimanali che andavano a formare il gruzzolo necessario per la scampagnata, poi è stata lentamente modificata.

Un gruppo di massaie, di amici o di pensionati decideva di fare una Cassa Peòta e uno dei componenti, rendendo disponibile una cifra iniziale, decide di fare il "cassiere".

La CASSA PEOTA più importante che esisteva a Malcontenta era quella organizzata presso la TRATTORIA AL PONTE.

Questa l'organizzazione: si stabilisce una quota individuale da versare alla Cassa (settimanalmente) che, assieme alla cifra messa dal cassiere andrà a formare il capitale iniziale della Cassa stessa.

Può capitare, poi, che qualcuno possa chiedere un "prestito" al cassiere, che sarà maggiore della sua quota individuale. Questo prestito dovrà esser restituito in cinque-sei mesi con un piccolo interesse, in rate settimanali.

Ogni settimana perciò, all'ora convenuta (a Malcontenta, solitamente, il sabato pomeriggio), tutti i componenti si trovano per versare la rata (e contemporaneamente bevono, chiacchierano e stanno un po' in compagnia). La settimana in cui qualcuno non vuole o non può pagare la rata, deve versare una piccola somma, chiamata "multa".

Alla fine dell'anno, quando tutti i prestiti sono stati restituiti, si usa la somma delle "multe" e degli interessi per fare delle cene o delle gite in campagna.

E' stata una grande ed importante 'forma di risparmio' negli anni passati. 

Tutto è cambiato nel 2010 dove, per disposizioni della Banca d'Italia, le Casse Peote vengono soppresse.